Creata come “occhiali per l’individuo”, la collezione di occhiali Modo vede la semplicità come la più alta forma di sofisticazione. Progettati a Soho, gli occhiali Modo sono fatti a mano e concepiti per vivere la tendenza, piuttosto che seguirla.
IL NOSTRO PUNTO VENDITA E’ UN CENTRO SPECIALIZZATO SULLA STRUMENTAZIONE ASTRONOMICA PERTANTO POSSIAMO CONSIGLIARVI AL MEGLIO SULLA SCELTA DEL VOSTRO TELESCOPIO
PER OGNI TELESCOPIO ACQUISTATO OMAGGIAMO UNA LEZIONE DI ASTRONOMIA PRESSO IL GRUPPO ASTROFILI DI PADOVA CON I QUALI ANCHE COLLABORIAMO http://www.astrofilipadova.it
LA SCELTA DEL TELESCOPIO
APERTURA (Diametro) è il diametro dell’obiettivo a lenti o a specchio espressa in mm (o in pollici)
LUNGHEZZA FOCALE
Questa è la distanza di solito espressa in millimetri di un sistema ottico della lente (o specchio primario) al punto dove si forma il fuoco del telescopio (punto focale)
RAPPORTO FOCALE
È il rapporto tra la lunghezza focale del telescopio e la sua apertura. Per esempio il rapporto focale di un telescopio da 200 mm di apertura e 1.000 mm di lunghezza focale è pari a:1.000.000=f/5 (rapporti compresi tra il f/4÷f/6 sono considerati “luminosi” o “veloci”
GLI INGRANDIMENTI
L’ingrandimenti del vostro telescopio può essere cambiato variando l’oculare. Per determinare l’ingrandimento dovete semplicemente dividere la lunghezza focale del telescopio per la lunghezza focale dell’oculare che state utilizzando. La formula per il calcolo dell’ingrandimento è la seguente In= Lunghezza focale mm (telescopio)/ Lunghezza focale mm (Oculare
GUADAGNO LUMINOSO
Durante la notte, quando il nostro occhio si è adattato all’oscurità la nostra pupilla si dilata mediamente di 7 mm, ciò permette la massima raccolta della luce dell’ambiente che ci circonda. Per un telescopio di un dato diametro il guadagno luminoso è dato dal il rapporto tra il diametro mm dello strumento e l’apertura in mm della nostra pupilla alla massima dilatazione. Maggiore il è il diametro dello strumento più elevato è il potere di raccogliere luce e vedere oggetti debolmente illuminati.
LA RISOLUZIONE
La risoluzione o potere risolutivo può essere definita come la quantità di dettagli che un particolare telescopio può vedere. La risoluzione viene normalmente espressa in secondi d’arco e ci sono sessanta secondi d’arco e sessanta minuti d’arco in un grado. Uno dei metodi più utilizzati per verificare il potere risolvente di uno strumento è l’osservazione e la capacità di separazione di stelle doppie molto vicine.
LA SCELTA MIGLIORE DEI TELESCOPI LA SCELTA MIGLIORE DEI TELESCOPI
Rapporto Focale Di Un Telescopio
Questa thread nasce senza una causa specifica ma vuole solo essere un’ulteriore approfondimento generale sulla conoscenza del nostro strumento e sui parametri basilari che dovremmo sapere per utilizzare e sfruttare al meglio il nostro telescopio, conoscenze che, in forma elementare e con il solo scopo di “infarinatura generale” abbiamo già iniziato a trattare nel VADEMECUM PER GLI ASTROFILIall’interno dello stesso forum.
Troppo spesso l’appassionato astrofilo neofita si fa trarre in inganno dal RAPPORTO FOCALE di un telescopio e dalla sua funzione di “luminosità” che esso comporta, e questa discussione nasce proprio per loro sperando di essere il più semplice possibile cercando di portare uno spiraglio di chiarezza su un problema che in un certo senso non esiste se non per un uso specifico che se ne vuole fare dello strumento, ad esempio in campo astrofotografico.
Iniziamo con il parlare di cosa è il rapporto focale (f/):
il rapporto focale di uno strumento è il rapporto che lega la focale di uno strumento, quindi il percorso che il fascio di luce in entrata deve percorrere per arrivare sul piano focale e il diametro di apertura di un telescopio….
Portiamo alcuni semplici esempi di alcuni telescopi tra i più venduti attualmente:
un telescopio newtoniano di 200mm di apertura e una lunghezza focale di 1000mm avrà una f/ (rapporto focale) di 5 (1000/200 = 5)
mentre un catadiottrico sempre da 200mm di apertura ma una lunghezza focale di 2032mm avrà un f/10(2000/200 =10)
Quindi, per ricapitolare, il calcolo per ricavare il rapporto focale di un telescopio è data dalla funzione f = F/D Dove f sta per rapporto focale – F sarà la lunghezza focale dello strumento – e D è il diametro di apertura dello stesso.
Ma in termini pratici cosa ci dice questo parametro?
Credo sia bene dividere fin da subito la discussione tra l’uso che se ne fa del telescopio a livello visuale e l’uso che se ne fa in ambito fotografico. Diciamo subito che la luminosità di uno strumento o meglio, il potere di catturare più luce e quindi di far osservare oggetti deep sky deboli lo farà SOLO E SOLTANO il diametro di apertura e NON la focale dello strumento (e di conseguenza il f/), ciò che varia nella focale sarà il piano focale dove convergerà l’immagine catturata dall’obiettivo del telescopio e farà si che si osserveranno oggetti “spalmati” in un Campo Reale (C.R.) maggiore, in una focale bassa (tipo f/5) o in C.R. minore ma con ingrandimenti superiori in focale alta (tipo f/10 o maggiori).
in ambito visuale il rapporto focale non incide minimamente sulle prestazioni dello strumento, ma esso sarà un “valore” che ci indicherà il potere di ingrandimento raggiungibile a scapito però come detto prima del C.R. inquadrato.
Portando un’esempio un telescopio a f/10 farà vedere un Saturno a 100x nella stessa identica visione di un telescopio a f/5 di pari diametro di apertura e a pari ingrandimenti (100x), ciò che praticamente cambia è che in uno strumento a f/5 a differenza di uno a f/10 per raggiungere gli stessi ingrandimenti si necessiterà di un’oculare della metà della focale o di una Barlow 2x.
Ma allora per la scelta di uno strumento di un neofita solo per l’osservazione visuale non conta proprio nulla il rapporto focale?
In realtà ciò che incide sono i pesi ed ingombri degli strumenti stessi, potremmo semplificare la questione dicendo che in rapporti inferiori a f/6 o a f/5 la distorsione delle immagini (le famose Aberrazioni Ottiche ) è maggiormente percettibile in prossimità dei bordi del campo visuale e l’intero sistema ottico è molto più sensibile a disallineamenti e a imperfezioni della costruzione degli specchi, sarà necessario quindi dotarsi diaccessori come lo spianatore di campo (solo a titolo di esempio) per correggere tali imperfezioni. D’altra parte un telescopio con un rapporto focale minore sarà più leggero e trasportabile (nei telescopi a schema Newton) mentre per avere un f/ spinto esistono alcune varianti di schemi ottici come lo Schimdt Cassegrain o la variante Maksutov Cassegrain che per il loro percorso focale a schema ibrido possono avere dei lunghi rapporti focali contenendo le dimensioni (ma non i pesi).
Le cose invece cambiano e sostanzialmente se parliamo di rapporto focale in ambito astrofotografico…..
In questo caso il telescopio stesso fungerà da obiettivo della macchina fotografica (o di qualsiasi altro sensore) e il rapporto focale ci dirà sostanzialmente oltre al C.R. inquadrato (e di conseguenza le dimensioni degli oggetti inquadrati) la velocità fotografica dello strumento.
Strumenti con un rapporto focale corto, ad esempio un f/5 o f/4 avranno necessità di esposizioni fotografiche più brevi rispetto ad un f/10 (un f/5 avrà bisogno di un ¼ di esposizione rispetto ad un f/10) ma di conseguenza avrà un C.R. inquadrato nettamente maggiore, quindi queste focali saranno particolarmente idonee per la ripresa dei grandi campi nebulari o stellari di contro un f/10 sarà principalmente usato per le riprese planetarie hi res.
FOCALE
PRO
CONTRO
f/10
riduzione del problema collimazione e campo maggiormente corretto in visuale
PINEDA COVALIN è un viaggio lungo le strade del Messico. Una scoperta continua di forme, colori e simboli originalissimi che sono parte integrante della cultura di quei luoghi suggestivi e affascinanti. Una casa di moda giovane e allegra, creata da disegnatori messicani per diffondere ed accrescere la conoscenza della cultura locale per mezzo di oggetti di design che dimostrino la ricchezza culturale del Paese in uno stile contemporaneo e all’avanguardia, riportandoci al passato per ammirare la mitologia, la scienza, i riti, gli usi e i costumi di un popolo che rimane vivo per mezzo della sua arte.
LA COLLEZIONE
PINEDA COVALIN com è possibile scoprire in tutte le sue sfaccettature questo mondo artistico e fantasioso che si declina in abiti, accessori, gioielli, scarpe e anche arredamento, oltre naturalmente alla linea di occhiali
Si caratterizza per la particolaritàdi avere inserita all’interno della lastra del materiale della seta 100% SETA ALL’INTERNO pregiata dai colori variopinti.
Sul sito pinedacovalin.com è possibile scoprire in tutte le sue sfaccettature questo mondo artistico e fantasioso che si declina in abiti, accessori, gioielli, scarpe e anche arredamento, oltre naturalmente alla linea di occhiali –100% SETA ALL’INTERNO – che vi invitiamo a scoprire nel nostro catalogo!
La ricerca del dettaglio. L’attenzione alla qualità Tradizione stile innovazione, i tre elementi guida che dosati alla perfezione danno vita ad una collezione unica, dedicata a chi sa scegliere.
La ricerca del dettaglio. L’attenzione alla qualità Tradizione stile innovazione, i tre elementi guida che dosati alla perfezione danno vita ad una collezione unica, dedicata a chi sa scegliere.
La FOTO OTTICA DEGANELLO realizza anche foto tessera per gli utenti che hanno bisogno di foto per passaporti, carte d’identità, patenti e per molti altri usi.
Eseguiamo foto tessere DIGITALI con strumentazione professionale che poi visionare e scegliere e modificare prima di effettuare la stampa il tutto in pochi minuti
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.